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I formaggi di capra sono più salutari: verità o falso mito?

Spesso i formaggi di capra vengono considerati più magri e con meno colesterolo di quelli vaccini, quindi più leggeri e salutari.


Sarà vero? Scopriamo insieme alcune caratteristiche


Il formaggio di capra nei soggetti più sensibili può essere più digeribile per la maggior presenza di acidi grassi a catena corta (SCFA) e media: grassi definiti “buoni” perché protettivi per la mucosa intestinale, con una funzione antinfiammatoria e antitumorale, ma non possiamo pensare di prendere queste componenti da latte e formaggi perché questo vorrebbe dire introdurre anche tanti grassi saturi, sale e calorie!


Per assicurarsi una buona quantità di SCFA ci serve un’alimentazione vegetale, ricca in verdura, frutta, legumi e cereali integrali che fornisce cibo per la flora batterica intestinale (la fibra!) che ci lascia come prodotto di scarto proprio questi grassi buoni, apportando altre sostanze positive e senza componenti che invece dovremmo ridurre.


Latte e formaggi di capra e di vacca sono simili per la nostra salute perché le caratteristiche nutrizionali non sono tali da doverli considerare diversi: le nostre linee guida infatti non li distinguono ma forniscono suggerimenti uguali senza far riferimenti all’origine del latte


Mangiare formaggi o bere latte di capra non migliora significativamente il nostro stato di salute!


I prodotti di capra hanno lo stesso contenuto di colesterolo di quelli vaccini e quella piccola differenza di composizione in grassi “migliori” non è sufficiente per considerarli più sani.


Il formaggio va comunque consumato non più di tre porzioni a settimana (porzioni da 100g se freschi, 50g se stagionati) qualsiasi sia la sua origine




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